RIMINI – Dondolarsi in riva al mare, i piedi che sfiorano l’acqua. Fino agli anni ’90 per i bambini (e non solo) in vacanza a Rimini era pane quotidiano: ogni quattro, cinque bagni c’era un’altalena di ferro, col sedile di legno, in mezzo al mare. Poi, improvvisamente, tra il 1990 e il 1991, sono scomparse. Saranno dunque in molti a gioire quando, tra poche settimane, una nuova altalena comparirà nelle acque del Bagno 24 Serafino: Rimini Sparita, associazione che recupera e divulga documenti e fotografie del passato, ha compiuto la missione dopo tre anni di lavoro.
“Pubblicando su Facebook fotografie delle vecchie altalene ci siamo accorti del riscontro emotivo straordinario provocato da quelle immagini, superiore a tante altre – racconta il presidente Nicola Gambetti – dunque abbiamo iniziato a pensare di riportarne in vita una”. Parte così un lungo iter perché, anche se può sembrare strano, “piantare due pali in mare è come erigere un porto: Comune, Demanio, Agenzia delle dogane e dei Monopoli, Capitaneria di Porto, Sovrintendenza delle Belle Arti di Ravenna, valutazione del confine di Stato… Finalmente, pochi giorni fa è arrivato l’ok definitivo”.

Ma perché quella sparizione improvvisa all’inizio degli anni ’90? “Circola la voce che fossero pericolose, ma non è vero – spiega Gambetti -. Abbiamo setacciato tutti documenti e i giornali dell’epoca, non c’è mai stato alcun infortunio grave. Semplicemente erano diventate insostenibili per la manutenzione, essendo costruite in ferro e legno. I bagnini hanno fatto prima a toglierle. Erano passate di moda, viste come roba vecchia, e inoltre c’era pure stata la mucillaggine: nessuno aveva voglia di avvicinarsi al mare, figuriamoci starci seduti dentro”.
Con la nuova altalena i problemi di manutenzione non si ripresenteranno: sarà realizzata in acciaio inox, con seggiolino in gomma antiscivolo, materiali certificati di ultima generazione. “E al posto del cartellone pubblicitario dell’epoca, con le scritte del Campari o della Coca Cola, ci sarà una bella immagine del fotografo riminese Davide Minghini”. L’annuncio della nuova altalena ha suscitato molta emozione, e sono già in tanti a chiedere che ne venga installata più di una nella previsione di lunghe file per condendersi l’oggetto del desiderio. “Come ho spiegato non è per niente facile! Intanto iniziamo con una, poi vedremo. In ogni caso questa è un’operazione di rivisitazione storica, non è pensata per il divertimento. È un totem, naturalmente libero e fruibile a tutti”.
L’altalena verrà inaugurata entro la fine di giungo, forse il 21, “ma per la data precisa dobbiamo ancora aspettare: l’installazione è altrettanto complessa, è necessario verificare anche le maree. Quel giorno, comunque, sarà una grande festa, e una dondolata sarà garantita a tutti”.
Giulia Foschi
La Repubblica
10 giugno 2016